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219,00€
Tutte le clip audio del Pop Festival Fuzz sono state registrate con testata a valvole artigianale e cassa 2×12 equipaggiata con altoparlanti Celestion Creamback 75 impostato su un suono estremamente clean.
Le chitarre utilizzate sono:
Fender Stratocaster (equipaggiata con 3 pickup Fender single coil)
Gibson Les Paul Custom (equipaggiata con 2 pickup humbucker Gibson)
Fender Telecaster American (equipaggiata con 2 pickup Fender single coil)
Suono pulito chitarra/amplificatore senza pedali o effetti
Clip 1
Chitarra: Fender Stratocaster (pickup al ponte)
Genere: 60s Heavy Rock
Fuzz: 10/10:
Smash: 5/10
Volume: 9/10
Clip 2
Chitarra: Gibson Les Paul (pickup al manico)
Genere: Jazz/Fusion/Experimental
Fuzz: 7/10:
Smash: 10/10
Volume: 8/10
Clip 3
Chitarra: Fender Telecaster (pickup al ponte)
Genere: 60s Fuzz
Fuzz: 9/10:
Smash: 3/10
Volume: 7/10
Pop Festival è un fuzz costruito con in testa l’elettricità del suono del periodo di fine anni ’60; periodo storico di estrema sperimentazione sonora durante il quale, artisti come Jimi Hendrix, The Who, Cream, Rolling Stones, Beatles, Santana, Ten Years After… non solo sono stati consacrati titani della musica internazionale ma hanno rivoluzionato totalmente il suono della chitarra elettrica. Probabilmente, senza il loro apporto, la musica non avrebbe avuto l’evoluzione che noi tutti conosciamo.
Sfruttiamo i controlli della chitarra!
Il Pop Festival dispone di 3 controlli: Volume, Smash e Fuzz. Le sfumature ottenibili da questo pedale sono davvero innumerevoli, si può spaziare da una leggera effervescenza sulle armoniche superiori, ad un’onda quadra che simula l’effetto di un amplificatore sull’orlo della distruzione.
Uno dei grossi vantaggi dei migliori fuzz del passato è la possibilità di pilotare la distorsione con i controlli della chitarra: Pop Festival dispone di questo considerevole vantaggio. Si raccomanda, per ottenere risultati ottimali, di posizionare sempre il Pop Festival all’inizio della catena effetti.
“Ad essere del tutto onesto, non sono mai stato un grande amante del Fuzz essendo cresciuto ed essendomi formato musicalmente in un’era dove questo effetto non era di moda. Ho iniziato ad apprezzare questo effetto nel 2003, con l’uscita di ‘Seven Nation Army’ e la chitarra di Jack White , da lì, il Fuzz è stato da me riscoperto e associato ai miti del passato, non solo per il suono tanto tipico quanto selvaggio ma anche e soprattutto nella sua semplicità di utilizzo. Il Fuzz si utilizza come primo pedale della catena, subito dopo la chitarra, per un motivo semplicissimo: va considerato come un prolungamento dei controlli che abbiamo sulla chitarra. Un Fuzz ben costruito consente di ottenere dei brillanti suoni puliti anche con il controllo Fuzz al massimo, semplicemente abbassando il volume della chitarra, per entrare gradualmente in una distorsione sempre più pronunciata. Questa magia avviene grazie all’interazione tra il wiring interno della chitarra e la circuitazione Fuzz, nata per sbaglio negli anni ’50, ma questo è tutto un altro discorso.” – Luca Colombo
Fra leggenda e mito…
Questo fuzz di produzione del tutto artigianale, come tutti i prodotti Colombo Audio Electronics, è stato frutto di un attento studio dei componenti e della loro interazione per ottenere il suono che ha dettato la copertina della storia del rock. Nella Londra degli anni ’60 il mercato era del tutto differente da quello attuale, e la tecnologia di quegli anni non era nemmeno paragonabile a quella dei giorni nostri. Ciononostante le difficoltà per ricreare il suono dei vecchi componenti al germanio non è stato facile. Il Pop Festival affida a 2 transistors al silicio il ruolo fondamentale per generare questo effetto dal sapore antico ma non solo; una delle maggiori difficoltà, e quindi la più grande sfida, è far suonare questi transistors al silicio come i vecchi transistors al germanio, componenti di difficile reperibilità e soprattutto di scarsa affidabilità (suono molto variabile con il cambio della temperatura e dell’umidità). Pop Festival è il perfetto connubio tra suono vintage, aggressività moderna, grande artigianato e affidabilità.
I controlli
Pop Festival dispone dei due classici controlli Volume e Fuzz indispensabili per definire il tipo di effetto che andiamo cercando, e aggiunge un controllo Smash, che lavora sulla resistenza di retroazione simulando l’effetto di un amplificatore nei suoi ultimi secondi di vita.
Consigli di utilizzo
Il modo migliore per usare il Pop Festival all’antica è quello di posizionare il volume della propria chitarra a metà corsa circa e posizionare il controllo Fuzz nel punto in cui otteniamo il miglior suono clean, posizioniamo il controllo Smash al minimo e il Volume oltre la metà. Noteremo che alzando il volume della chitarra entreremo in un territorio di distorsione che ci sorprenderà.
Se vogliamo invece addentrarci in sonorità moderne e particolari il migliore consiglio è di posizionare il controllo Smash a metà e il controllo Fuzz in base alla quantità di distorsione che vogliamo ottenere. Abbasseremo poi il controllo Smash per orientarci verso un fuzz più tradizionale, possiamo invece decidere di alzare ulteriormente Smash per azzardare sonorità estreme.
“Good taste is the death of art” – Truman Capote