Misty Nights Analog Chorus – Pedale per chitarra elettrica – Vintage-style 2-voices chorus

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Tutti i clip audio sono stati registrati con amplificatore Marshall JCM900 impostato su un suono clean. Dove specificato è stato aggiunto un Naoto Overdrive/Distortion.
Le chitarre utilizzate sono:

Fender Stratocaster (equipaggiata con 3 pickup Fender single coil)
Kramer Pacer (equipaggiata con 2 pickup humbucker Suhr)

Suono pulito chitarra/amplificatore senza pedali o effetti


Clip 1
Chitarra: Fender Stratocaster (pickup al manico + centrale)
Mode: Ensemble
Speed: 4/10
Depth: 5/10


Clip 2
Chitarra: Kramer Pacer (pickup al manico + ponte)
Mode: Ensemble
Speed: 4/10
Depth: 8/10


Clip 3 (Misty Nights Chorus + Naoto Overdrive/Distortion)
Chitarra: Kramer Pacer (pickup al ponte)
Mode: Ensemble
Speed: 5/10
Depth: 6/10


Clip 4
Chitarra: Kramer Pacer (pickup al ponte splittato)
Mode: Clone
Speed: 8/10
Depth: 7/10


Clip 5
Chitarra: Kramer Pacer (pickup al manico + ponte)
Mode: Clone
Speed: 4/10
Depth: 8/10


 

Misty Nights è un chorus analogico basato sulle circuitazioni delle pietre miliari dell’epoca nostalgica (da fine anni ’70 a inizio anni ’90). Grazie al chip Bucket Brigade (BBD) MN3007, il Misty Nights preserva tutto il calore e il timbro dei dispositivi caratteristici di quell’epoca che ha fatto sognare migliaia di persone: musicisti, appassionati di musica e semplici ascoltatori.

Il potere del chorus…
Il primo dispositivo a generare l’effetto di chorus è stato concepito nel 1976 dal grande marchio Roland, che fondò il ramo d’azienda Boss dedicato agli effetti per chitarra dando vita al Boss CE-1 Chorus Ensemble, diventato molto presto un riferimento.
Luca Colombo sostiene che l’effetto chorus risvegli qualcosa di profondo e mistico descrivendo così il suo potere:

“Non sono uno psicologo e non ho alcuna conoscenza in materia ma, parlando con molte persone della mia generazione, anche estranei alla musica suonata, ho sempre condiviso con loro il fatto che un suono di chitarra processato da un chorus ci faccia fare improvvisamente un salto nel tempo, una sorta di blackout onirico nel quale veniamo catapultati alla nostra infanzia. In quei tempi il mainstream musicale era molto più influente di quanto non lo sia ora nonostante le nuove e moderne tecnologie di informazione e di riproduzione musicale o intrattenimento, un brano che ci colpiva lo ascoltavamo anche molte volte di seguito, attendevamo la settimana o il mese seguente in edicola per acquistare il numero successivo della nostra rivista preferita e aspettavamo con ansia guardando l’orologio in modo compulsivo per la puntata giornaliera del nostro programma televisivo preferito, niente streaming, niente repliche programmate, se ci perdevamo qualcosa di tutto ciò, la soluzione più frequente era quella di farci raccontare la puntata da un amico.
Sono fermamente convinto, che Ikutaro Kakehashi, il fondatore di Roland e Boss, mente geniale e ideatore del primo pedale chorus mai esistito, sapesse precisamente cosa stesse facendo nel 1976, un segnale modulato con un oscillatore a bassa frequenza miscelato al segnale originale ad emulare un gruppo di strumenti al posto di uno solo creando questo suono massiccio, in movimento, come se un gruppo di chitarre stessero suonando la stessa parte generando unione e complicità.
Il contributo di questo effetto è stato quello di aver riservato a chiunque abbia vissuto l’epoca in cui il chorus si trovava quasi in ogni suono di chitarra, un posto fisso nel proprio subconscio che riemerge ogni qualvolta il nostro orecchio ne trasduce le vibrazioni.”

Ensemble e Clone
Il Misty Nights offre due modalità:

  • Ensemble si basa sulle caratteristiche del mondo Boss, unendo la circuitazione ed il carattere liquido del CE-1 alla versatilità e la leggerezza del CE-2, generando un carattere tipicamente anni ’80;
  • Clone ricrea invece una sonorità più profonda, reminiscente dei primi anni ’90, ispirandosi allo Small Clone di casa Electro Harmonix e agli ultimi anni in cui il chorus ha avuto preponderanza nella scena musicale, l’epoca odiata a morte o amata alla follia senza alcuna via di mezzo, che ha segnato la fine del Glam Rock e l’inizio del Grunge.

I controlli del Misty Nights sono i seguenti:

  • Speed: controlla la velocità del segnale modulato, valori bassi generano un suono meno invasivo e simile ad una multitudine di chitarre che suonano all’unisono, viceversa, valori elevati creano un effetto traballante;
  • Depth: controlla l’intensità dell’effetto lavorando sul range dell’oscillazione, più si alza il controllo e più l’oscillazione è ampia.