I pedali storici che il mercato della chitarra ha offerto negli ultimi 50 anni sono davvero tantissimi ed è impossibile (e anche inutile) analizzarli tutti, abbiamo quindi pensato di scremarne 7 e di analizzarli, confrontandoli con la controparte più simile da noi realizzata.
Il seguente video in collaborazione con Chitarra Facile affronta l’argomento in una veste informale, raccontando aneddoti e curiosità sulla storia dei pedali che hanno fatto la storia.
1) Ibanez Tube Screamer TS9 vs. Colombo Audio Electronics Via Lattea
L’Ibanez Tube Screamer è un effetto per chitarra elettrica realizzato dalla famosa marca giapponese Ibanez appartenente alla categoria di pedali “storici” o “classici” prodotti dalla stessa azienda con funzione di overdrive/distorsore. Questo effetto ha la caratteristica di essere più dolce rispetto a molti altri, è infatti usato spesso per potenziare un amplificatore a valvole per renderlo più cattivo e controllato sotto le dita. Il pedale è diverso dalla maggior parte dei pedali di distorsione, il tono è progettato per lavorare sulle medie frequenze, molto popolare tra il genere blues. Questo pedale è anche usato dai chitarristi che suonano generi e sottogeneri del Rock e dell’Heavy Metal, utilizzato come booster: impostando il controllo Drive basso, e Volume alto.
Il Colombo Audio Electronics Via Lattea vuole basarsi sulle caratteristiche del Tube Screamer ma da quest’ultimo vuole estendere il suo range. La quantità di drive a disposizione è triplicata, il volume è molto più elevato ma il carattere e la pasta della distorsione restano gli stessi. In aggiunta, il controllo Clean consente di affiancare il suono pulito della chitarra al suono processato dall’overdrive. Gli utilizzi prima citati per i quali viene spesso utilizzato il Tube Screamer, sul Via Lattea sono ancora più efficaci grazie alle funzionalità aggiuntive.
2) Diaz Texas Ranger vs. Colombo Audio Electronics Southern Stalker
Il Diaz Texas Ranger a differenza del precedente Tube Screamer è un pedale boutique realizzato a mano. Anch’esso una rivisitazione di un altro famosissimo oggetto chiamato Dallas Rangemaster. La creazione di Cesar Diaz, a differenza del Rangemaster è un pedale per chitarra, con tanto di switch a pedale per l’attivazione/spegnimento, volume e 3 modalità che lo rendono un treble booster od un booster con caratteristiche davvero uniche che lo avvicinano ad un fuzz. E’ stato utilizzato da una miriade di chitarristi americani tra cui Stevie Ray Vaughan; efficacissimo per saturare amplificatori di stampo americano in generi che vanno dal country al southern rock.
Il Colombo Audio Electronics Southern Stalker ricalca pesantemente la circuiteria del Texas Ranger disponendo di un’arma in più: quella di navigare tra le 3 modalità in modo analogico con un potenziometro. Il controllo Twang offre la stessa risposta della modalità Lo del Texas Ranger quando il potenziometro si trova al minimo, e la stessa risposta della modalità Hi quando il controllo Twang si trova al massimo. Tutto ciò che sta in mezzo si può ottenere sperimentando le infinite possibilità di questo gioiello dalla voce antica.
3) ProCo Rat vs. Colombo Audio Electronics Naoto
Il ProCo Rat nasce del 1978 e continua ad evolversi fino al giorno d’oggi. Per il confronto prendiamo la versione Rat 2 in voga negli anni ’80. Un pedale di stampo Marshall con una leggera vena fuzz, ebbe il suo momento di gloria nelle pedaliere dei più grandi chitarristi di tutto il mondo proprio per come ricordava il suono delle potentissime testate inglesi. In realtà il ProCo Rat 2 andava ben oltre, offrendo una distorsione molto più elevata e un’escursione del controllo Filter che spaziava dall’estremamente cupo al completamente chiaro e frizzante.
Il Colombo Audio Electronics Naoto fa un passo indietro rispetto al sopracitato Rat 2. Il Naoto vuole avvicinarsi più accuratamente al suono delle testate Marshall degli anni ’80: parliamo del suono della JCM800 e delle rarissime JMP prodotte per pochi anni. La quantità di distorsione rispetto al Rat 2 è quindi inferiore, ne va di una risposta dinamica da amplificatore più che da pedalino. Anche il controllo Tone lavora in modo differente dal Rat 2 offrendo un range più limitato e sfruttabile. Il controllo di volume è invece molto più ampio della controparte della ProCo: mentre nel Rat 2 il volume è giusto sufficiente per accostarsi allo unity level, nel Naoto il volume può arrivare a saturare qualsiasi amplificatore ed essere utilizzato come booster dal carattere Marshall.
4) Dallas-Arbiter Fuzz Face vs. Colombo Audio Electronics Pop Festival
Il Dallas-Arbiter Fuzz Face è stato tra i primi pedali per chitarra mai costruiti e solo per questo merita il massimo rispetto di un appassionato. La sua semplicità d’uso è senza eguali anche se, molto spesso, negli anni ’60, veniva utilizzato con entrambi i controlli al massimo. Una prerogativa fondamentale di ogni fuzz-box che si rispetti è che il suono venga ripulito quando si abbassa il controllo di volume sulla chitarra, Jimi Hendrix con questo pedale ha lasciato un patrimonio artistico/culturale molto importante.
Il Colombo Audio Electronics Pop Festival punta a ricreare le sonorità che ci sono state regalate dai più noti chitarristi rock degli anni ’60 proprio a partire dall’uscita sul mercato del Fuzz Face. A differenza di quest’ultimo, al quale il Pop Festival ruba spudoratamente il carattere, il Pop Festival utilizza 2 transistors al silicio, selezionati per avvicinarsi il più possibile al suono degli originali transistors al germanio, senza però le inevitabili problematiche tipiche di questi vecchi componenti. Inoltre la circuitazione è stata ottimizzata per avere un’efficacissima pulizia con il roll-off del volume della chitarra.
5) Boss Metal Zone MT-2 vs. Colombo Audio Electronics Black Phillip
Molti sorrideranno non appena leggeranno il nome Boss Metal Zone MT-2: un pedale davvero bistrattato, odiato e amato. Un dato di fatto oggettivo è però quello che il Metal Zone sia stato il pedale per chitarra più venduto negli anni ’90 in tutto il mondo, ed è ancora uno dei pochi pedali storici della Boss ad essere nel loro catalogo senza essere stato mai rivisitato. Come il nome suggerisce, questo è un pedale progettato per suonare generi estremi come Heavy Metal, Nu-Metal, Death Metal e chi più ne ha più ne metta; grazie ai suoi molteplici controlli risulta essere anche molto versatile.
Il Colombo Audio Electronics Black Phillip è la risposta al Metal Zone e alle altre proposte del mercato odierno riservate ai generi estremi. Per eliminare la difficoltà d’uso tipica di questi prodotti è stato necessario eliminare diversi controlli lasciando i fondamentali Distortion, Tone e Volume. La quantità di distorsione è davvero tanta, come nel Metal Zone del resto, ma il muro sonoro che genera il Black Phillip non ha niente da invidiare a quello che può generare una testata a valvole Randall Diavlo o una Engl Powerball. Il Black Phillip è dotato di un vero finale di potenza in saturazione depotenziato a segnale di linea che conferisce, ancora una volta, caratteristiche meno da pedalino e più da amplificatore distorto.
6) Electro-Harmonix Big Muff vs. Colombo Audio Electronics Transiberiana
Di Big Muff ne sono stati prodotti tantissimi, sono per lo più firmati Electro-Harmonix, anche se c’è stato un periodo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 in cui la produzione era in URSS/Russia da parte della Sovtek. Di certo il Big Muff più conosciuto è il Pi, anche se ci sono validissimi Big Muff di produzione sia statunitense che sovietica ancora più interessanti e affascinanti del Pi. Basti pensare al Big Muff Ram’s Head utilizzato da David Gilmour e da Santana, il Big Muff Civil War che è stato l’oggetto dei desideri di molti chitarristi agli inizi degli anni ’90 (e ancora oggi dati i prezzi disumani). Le caratteristiche di questo “pedalone” a prescindere dalla versione sono comunque piuttosto comuni: suono grosso e grasso, sustain infinito e tipica cremosità data dai 4 transistor configurati in un modo ben preciso.
Con il Colombo Audio Electronics Transiberiana si è giunti al perfetto punto di congiunzione tra tutte le versioni di Big Muff prodotte ottenendo così un unico prodotto che ne esalta i pregi. Il Transiberiana dispone della più contenuta quantità di distorsione del Big Muff Civil War in favore della sua tipica cremosità, l’escursione del controllo di tono del Big Muff Ram’s Head per un focus più preciso e una risposta sulle armoniche superiori tipica del Sovtek Green Russian che lo rendono ottimo anche affiancato ad un treble booster.
7) Marshall The Guv’nor vs. Colombo Audio Electronics Novanta
Il primo amp-in-a-box mai realizzato è stato proprio il Marshall The Guv’nor con l’intenzione di offrire la possibilità a chi non disponeva di un amplificatore Marshall di avvicinarsi comunque al suono. Il bellissimo pezzo di Gary Moore “Still Got The Blues” è stato registrato proprio con un Guv’nor collegato ad un ampli pulito. Il principio all’interno del Guv’nor è stato poi adottato dalla Marshall per progettare 2 prodotti che hanno fatto la storia degli anni ’90: uno è la testata JCM900, l’altro è il preamplificatore a rack JMP-1. Pur non essendo considerati dai puristi dei prodotti al livello dei precedenti, è doveroso riconoscere che i suoni rock degli anni ’90 li dobbiamo principalmente a questi 2 oggetti di casa Marshall.
Il Colombo Audio Electronics Novanta segue la stessa filosofia del Guv’nor, ma il contenuto, essendo pensato in un periodo storico dove gli amp-in-a-box erano già in gran voga, è del tutto differente. Il canale distorto della testata JCM900 4100 è stato preso come riferimento e i controlli a disposizione sono differenti dalla quasi totalità dei prodotti analoghi. Screams e Harmonics si occupano di modificare lo spettro sonoro e la risposta del pedale proprio come i migliori amp-tech hanno modificato centinaia di JCM900. Sul Novanta è sufficiente però muovere un paio di potenziometri.
Concludo mettendo a disposizione un fantastico articolo sulla scelta dell’amplificatore a basso wattaggio ideale.
Luca Colombo