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Surreal Compressor – Pedale per chitarra elettrica – David Gilmour style Dual Compressor

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Tutte le clip audio, ispirate ai lavori dei Pink Floyd, sono stati registrati o direttamente al banco o con una testata PRS MT-15 impostata su un suono estremamente pulito e cassa 2×12 equipaggiata con altoparlanti Celestion Creamback 75.

Suono pulito chitarra/amplificatore senza pedali o effetti


Clip 1
Signs of life – inspired

Chitarra: Stratocaster (EMG pickups)
Amp: nessuno, in diretta al banco
Compress: 3/10
Volume: 7/10
Sustain: 3/10
Volume: 7/10


Clip 2
Shine on you crazy diamond – inspired

Chitarra: Fender Stratocaster (Fender pickups)
Amp: nessuno, in diretta al banco
Compress: 5/10
Volume: 8/10
Sustain: 3/10
Volume: 6/10


Clip 3
On the turning away – inspired
Pulse Driver overdrive aggiunto

Chitarra: Fender Stratocaster (EMG pickups)
Amp: PRS MT-15, clean channel
Compress: 4/10
Volume: 6/10
Sustain: OFF
Volume: OFF


Clip 4
Gilmour tone – inspired
Pulse Driver overdrive aggiunto

Chitarra: Fender Stratocaster (Fender pickups)
Amp: PRS MT-15, clean channel
Compress: OFF
Volume: OFF
Sustain: 6/10
Volume: 8/10


Surreal Compressor nasce dopo una lunga analisi del suono che ne ha ispirato il progetto, parliamo di David Gilmour ed i suoi inconfondibili fraseggi surreali, psichedelici ed evocativi al punto da far immergere l’ascoltatore all’interno della musica, proprio come accade ad un soggetto affetto dalla sindrome di Stendhal con le opere d’arte, le opere di Gilmour e dei Pink Floyd hanno certamente questa peculiarità negli ascoltatori molto sensibili.

Il progetto di realizzare un pedale che ricreasse quelle sonorità viene sviluppato dopo un attento studio ed analisi della strumentazione di David Gilmour negli anni, che a dire il vero, anche negli anni ’70 cambiava molto e di frequente. Senza considerare il fatto che in quegli anni la musica dei Pink Floyd era da considerarsi sperimentale, non era raro che alcune attrezzature venissero utilizzate diversamente da come sono state concepite, ad esempio collegando un pedale al contrario (producendo un suono simile al canto di un gabbiano in “Echoes”) o utilizzare amplificatori di altri strumenti per modificare la voce del proprio.

All’epoca (parliamo dell’inizio degli anni ’70) la quantità di pedali o effetti per chitarra sul mercato era limitatissima ed in particolare modo i compressori erano intesi come processori di dinamica da studio, per livellare i picchi o bilanciare l’intensità sonora. Tuttavia, nel 1972 la MXR lancia un pedale chiamato Dyna Comp, con l’intento di offrire più semplicità ed immediatezza ai chitarristi rispetto all’utilizzo di complesse ed ingombranti attrezzature da studio, poco dopo anche Dan Armstrong realizza l’Orange Squeezer, pensato per essere collegato direttamente alla chitarra, pratica molto in voga in quegli anni (Mark Knopfler ne è un grande esponente). Da qui in poi il compressore diventa una vera e propria categoria di effetti a pedale, uno strumento utilizzato e apprezzato da musicisti di vario genere.

Perché ispirarsi a David Gilmour per un compressore? Di seguito le parole di Luca Colombo.

“Negli anni ’70 purtroppo non esistevo ancora per poter apprezzare in linea con i tempi l’operato dei Pink Floyd, ma posso dire di averlo vissuto  con una leggera differita temporale grazie a mio padre. Ricordo con una lucidità disarmante il 15 luglio del 1989, quando David Gilmour ed i suoi Pink Floyd andarono in diretta mondiale con il concerto a Venezia, una VHS nuova di zecca era pronta nel videoregistratore per conservare l’evento, e intanto che il nastro della cassetta veniva riempito in salotto, io e mio papà, con una birra ghiacciata – UNA, solo per lui – ci chiudemmo in cucina a guardare il concerto in diretta per non disturbare il mio fratellino che ai tempi aveva 2 mesi di vita. Inutile dire quanto mi colpì tutto, l’esibizione dei Pink Floyd fu impressionante, e quei pezzi suonati dal vivo erano così forti… ma la cosa che ricordo avere avuto un effetto decisivo è stata all’inizio del concerto e sui titoli di coda di quell’evento, le note della prima parte di “Shine on you crazy diamond” che non avevo mai sentito prima di allora. Quell’istante è ancora presente nei miei ricordi, ero un bambino di 5 anni che aveva appena capito quanto la grande musica potesse allontanare dalla realtà, proprio come la sindrome di Stendhal fa immergere lo spettatore visivamente in un dipinto, alcuni brani musicali ci fanno immergere in quanto stiamo ascoltando, ed i Pink Floyd sono stati dei pionieri in questo.”

Bene, ma cos’ha di così diverso il Surreal Compressor rispetto alle decine e decine di unità disponibili sul mercato?

“Ho impiegato anni a ricercare quel tipico attacco, in tempi più recenti sono trapelate informazioni riguardanti la strumentazione utilizzata da David Gilmour e ho letteralmente ricomposto il puzzle. Molto spesso quei fraseggi clean, venivano suonati direttamente nel banco senza alcun amplificatore o altro pedale per chitarra e da lì processati pesantemente in dinamica, dal vivo questo escamotage veniva replicato tramite l’ausilio di due o più compressori contemporaneamente. Proprio per questo il Surreal Compressor dispone di due compressori distinti con due voci molto differenti tra loro realizzati con due tecnologie del tutto diverse: il primo è un compressore ottico ed il secondo un compressore basato su tecnologia FET. L’unità ottica si ispira alle circuitazioni dei compressori da studio usati tra gli anni ’60 e ’70 con una semplicità di utilizzo ben più elevata, con la sezione FET-based invece ho miscelato le caratteristiche migliori dei miei compressori a pedale preferiti, il Dyna Comp, l’Orange Squeezer e il CS-2 rendendo questo secondo stadio più caldo e chitarristico rispetto al primo che è più hi-fi. Non mi sento di dire che il Surreal Compressor sia un pedale per tutti, ma basta collegandolo in diretta nel banco e suonare sopra un bel bordone di synth per provare una delle più belle sensazioni che esistano.”

I Controlli
Compress: imposta la quantità di compressione della sezione ottica;

Volume: imposta il volume di uscita della sezione ottica;

Sustain: imposta la soglia di threshold della sezione FET-based;

Volume: imposta il volume di uscita della sezione FED-based.

Nota: molte informazioni tecniche riguardanti la carriera di David Gilmour sono state prese dal sito www.gilmourish.com