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Plexi Breed & Lead Trilogy combo – Pedale custom per chitarra elettrica – Plexi 1987, 1959, JTM45, Silver Jubilee, JCM800, JCM900 Overdrive, Distortion

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    Plexi Breed

    Marshall Plexi Breed

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Tutti i clip audio riguardanti il Plexi Breed sono stati registrati con testata Marshall JCM900 con cabinet 4×12 equipaggiato con altoparlanti Celestion G12T75, la testata è stata impostata su un suono estremamente clean.
Le chitarre utilizzate sono:

Fender Stratocaster (equipaggiata con 3 pickup Fender single coil)
Gibson Les Paul Custom (equipaggiata con 2 pickup humbucker Gibson)
Fender Telecaster American (equipaggiata con 2 pickup Fender single coil)

Suono pulito chitarra/amplificatore senza pedali o effetti


Clip 1
Chitarra: Fender Stratocaster (pickup al manico + centrale)
Mode: JTM
Normal: 4/10
High Treble: 4/10
Tone: 5/10
Volume: 6/10


Clip 2
Chitarra: Gibson Les Paul (pickup al ponte)
Mode: 1987
Normal: 5/10
High Treble: 10/10
Tone: 4/10
Volume: 6/10


Clip 3
Chitarra: Fender Telecaster (pickup al ponte)
Mode: 1959
Normal: 2/10
High Treble: 5/10
Tone: 6/10
Volume: 6/10







Tutti i clip audio sono stati registrati con amplificatore Fender Deluxe Reverb impostato su un suono estremamente clean.
Le chitarre utilizzate sono:

Fender Stratocaster (equipaggiata con 3 pickup Fender single coil)
Fender Stratocaster (equipaggiata con 2 pickup single coil al centro e al manico e humbucker DiMarzio al ponte)
Gibson Les Paul (equipaggiata con 2 pickup humbucker Gibson)

Suono pulito chitarra/amplificatore senza pedali o effetti


Clip 1
Chitarra: Gibson Les Paul (pickup al ponte)
Mode: Jubilee
Gain: 7/10
Tone: 4/10
Volume: 5/10


Clip 2
Chitarra: Gibson Les Paul (pickup al ponte)
Mode: 800
Gain: 5/10
Tone: 5/10
Volume: 5/10


Clip 3
Chitarra: Fender Stratocaster HSS (pickup al ponte)
Mode: 900
Gain: 8/10
Tone: 3/10
Volume: 5/10


Clip 4
Chitarra: Fender Stratocaster HSS (pickup al ponte)
Mode: 900
Gain: 6/10
Tone: 5/10
Volume: 5/10


Clip 5
Chitarra: Fender Stratocaster (pickup al manico)
Mode: 800
Gain: 5/10
Tone: 6/10
Volume: 5/10


Clip 6
Chitarra: Gibson Les Paul (pickup al manico)
Mode: Jubilee
Gain: 7/10
Tone: 3/10
Volume: 5/10


Clip 7
Chitarra: Gibson Les Paul (Pickup al ponte)
Mode: 900
Gain: 8/10
Tone: 5/10
Volume: 5/10






Plexi Breed

Il Plexi Breed è un pedale in grado di riprodurre il suono delle testate che hanno fatto la storia del rock: le prime Marshall denominate “Plexi” per via del pannello dei controlli costruito in plexiglass. Le sonorità di questi amplificatori sono state ampiamente utilizzate per un lungo periodo di tempo, tanto da essere prese come riferimento da moltissimi produttori di amplificatori e pedali. Queste testate sono attualmente ancora in produzione nonostante le opinioni dei musicisti siano contrastanti, essi infatti affermano che la produzione attuale sia cambiata e che gli standard non siano più come quelli di un tempo (complice il fatto che la Marshall ha commercializzato molti altri modelli durante gli anni), fatto sta che dagli anni ’60 agli anni ’80, queste affascinante testate sono state utilizzate praticamente da tutti i guitar hero.

I 2 canali della Plexi
La prima Plexi prodotta dalla Marshall, nonché il primo amplificatore in assoluto prodotto da questa storica azienda era un ampli basato sul circuito di un altro amplificatore di casa Fender, nello specifico il Bassman. Non si trattava però di una copia a tutti gli effetti, il circuito della Marshall JTM45 era differente sotto diversi punti di vista: scelta delle valvole, alcuni valori dei componenti, e la struttura dei 2 canali. Mentre il Fender Bassman aveva due canali identici ma il primo, denominato Bright, montava un condensatore sul potenziometro del Volume, per ottenere un suono più brillante soltanto a basso volume, Marshall ha realizzato due canali diversi fra loro (High Treble e Normal) ottenendo così lo spettro sonoro tipico di questa serie di amplificatori. Molti chitarristi usavano ponticellare gli ingressi per sfruttare i suoni di entrambi i canali, e Plexi Breed ha ovviamente implementato questa funzione, indispensabile per ritrovare quelle sonorità tanto tipiche quanto famosissime.

3 Plexi riprodotte accuratamente
Uno switch a levetta sul Plexi Breed consente di selezionare le 3 Plexi più note semplicemente muovendo questa levetta.

  • JTM, ricrea la circuitazione della JTM45 evocando soprattutto la reazione della valvola rettificatrice, donando al tocco il tipico sag attribuito all’utilizzo di questa valvola nel circuito di alimentazione;
  • 1959, ricrea il suono della Plexi 1959 da 100W con un headroom molto elevata e un focus molto dettagliato;
  • 1987, ricrea le caratteristiche della Plexi 1987 da 50W, differente dalla 100W per ottenere una distorsione lievemente più pronunciata e un attacco ancora più rapido.

I restanti controlli sono condivisi da tutte le 3 modalità:

  • Normal: controlla il guadagno del canale Normal, dotato di corpo sulle frequenze basse e medio-basse;
  • High Treble: controlla il guadagno del canale più brillante incentrato sulle frequenze medio-alte;
  • Tone: permette una correzione generale sul tono, valori bassi offrono un suono più scuro, valori alti per un suono più tagliente;
  • Volume: controlla il volume generale del pedale.

Non tutti i grandi chitarristi del passato usavano ponticellare i due canali, ad esempio Angus e Malcolm Young degli AC/DC erano soliti adoperare soltanto il canale High Treble delle loro plexi; Eric Clapton preferiva il canale Normal accoppiato ad un treble booster, e così anche altri. Sul Plexi Breed è possibile utilizzare un solo canale semplicemente portanto al minimo il controllo del canale che non si vuole utilizzare.

Plexi Breed può funzionare a 9V come la maggior parte dei pedalini sul mercato, oppure, può funzionare anche a 18V autoconfigurando la sua circuitazione. Operando a 18V il pedale acquisisce maggiore headroom e offre una risposta più omogenea e meno lo-fi. La scelta è da intraprendere in base alle proprie esigenze e soprattutto ai propri gusti.

Plexi Breed è un dispositivo accuratamente studiato per riportare alla luce l’intramontabile suono Marshall per antonomasia.

Lead Trilogy

Il Lead Trilogy è un pedale di distorsione con un forte sapore british, che si rifà alle testate hi-gain di casa Marshall prodotte negli anni ’80 e ’90, epoca in cui la chitarra aveva un ruolo preponderante in moltissimi generi, non soltanto nel rock e derivati. La casa costruttrice di questi amplificatori lo sa bene e non manca nel riproporre questi amplificatori, diventati oramai oggetto di culto, in svariate riedizioni quasi sempre ben accolte dai chitarristi.

Un po’ di storia…
La mentalità dei chitarristi durante gli anni è cambiata molto spesso: dagli anni ’50 in cui l’effettistica non era ancora stata concepita passiamo all’epoca in cui si è cominciato ad alzare al massimo i propri amplificatori scoprendo la distorsione. Si è quindi passati a riprodurre la distorsione con i primi pedalini (fuzz boxes, distorsori ecc.) generando un altro tipo di suono di gran lunga differente da quello degli amplificatori a valvole al massimo volume, esigenza che è rimasta in voga fino al 1981, anno in cui Jim Marshall progetta il primo ampli a 2 canali denominato JCM800 2210 Split Channel.
Da qui tutto cambia nuovamente in quanto il chitarrista dell’epoca si trova di fronte alla possibilità di avere lo stesso suono di un amplificatore ad altissimo volume pur potendo controllare la reale pressione sonora e gestire contemporaneamente due suoni: quello pulito e quello distorto, etichettando così il filone degli anni ’80 con questa innovativa testata. John Norum degli Europe non ha mai smesso di adoperare questo amplificatore nel suo arsenale.
Nel 1987, un altro amplificatore Marshall viene prodotto con la stessa filosofia, il Silver Jubilee 2555, con un suono più frizzante grazie all’ausilio di un circuito di clipping molto particolare. Slash durante i primi album con i Guns N’ Roses ne è stato un influente utilizzatore.
Arriviamo al 1990, anno di introduzione sul mercato della testata Marshall JCM900 4100 Hi-Gain Dual Reverb, realizzata con una costruzione davvero atipica, pur mantenendo il classico layout a 2 canali molto simile alle sopracitate testate ma con un taglio davvero particolare in quanto la distorsione viene generata attraverso amplificatori operazionali a basso voltaggio al posto delle tradizionali valvole (presenti comunque nell’amplificatore ma per altri scopi) dividendo letteralmente l’opinione dei chitarristi. Grazie al costo più contenuto dei precedenti, ne sono stati venduti moltissimi esemplari negli anni ’90, rendendolo l’ampli preferito dei backline e di molti studi di registrazione per affidabilità e versatilità; troviamo quindi la sua impronta in centinaia di hit degli anni ’90 e non solo.

Le 3 testate nel Lead Trilogy
L’obiettivo del pedale è quello di ricreare le sonorità di questi 3 amplificatori in un formato compatto, una circuitazione completamente analogica e un design ottimizzato per una connessione diretta nella stragrande maggioranza degli amplificatori impostati su un suono pulito.

Modalità Jubilee
Grazie alla ricostruzione del particolare circuito di clipping asimmetrico della testata originale, si raggiunge il suo tipico carattere ricco di armoniche superiori e un focus tagliente e cremoso.

Modalità 800
Caratterizzata da una voce carica di medie frequenze, una risposta diretta e presente in grado di farsi spazio nel mix generale di qualsiasi rock band.

Modalità 900
Genera una distorsione pronunciata, carica di compressione e sustain, offrendo una risposta pungente ma allo stesso tempo nitida e calda, risaltando in modo particolare la tecnica del vibrato durante linee soliste.

Gain: controlla la quantità di distorsione, proprio come negli amplificatori di riferimento .

Tone: lavora sulla risposta in frequenza della distorsione, valori bassi offrono un tono più scuro e caldo, valori alti restituiscono più mordente.

Volume: controlla il volume di uscita generale.